Oggi voglio presentarvi un mito, la definizione precisa di quello che è per me il “sapore di casa”, la mia madeleine personale, quella cosa che al primo morso mi riporta indietro nel tempo, in qualche mattinata di sole a “spasso” con una delle mie nonne o seduta in qualche cucina sgranocchiando allegramente; signori, ecco a voi sua maestà…
la Ciambella a Cancello!
La Ciambella a Cancello è la ricetta Mentanese tipica, che più tipica non si può; Mentana era un paese contadino, e tutti avevano il loro pezzetto di terra con alberi di olive e vigne, quindi, magari mancava tutto il resto ma olio e vino no. Quale migliore soluzione se non metterli insieme in quantità industriali e creare un cibo iper gustoso? 😀
Queste speciali ciambelline ne dolci ne salate avevano svariate funzioni nella vita sociale del paese e venivano usate in varie occasioni particolari.
Erano essenzialmente il cibo della festa, della gioia e se ne producevano in quantità industriali.
I due momenti in cui sostanzialmente tutto il paese faceva le ciambelle erano prima di Natale in modo da averle pronte da mangiare durante le feste e per S.Antonio il 17 gennaio.
S.Antonio non è il patrono di Mentana ma è comunque un santo molto venerato e festeggiato nel mio paese; il 17 gennaio di ogni anno ci sono funzioni, processioni fuochi d’artificio e … Ciambelle!!!
Il fatto che storicamente si producessero in questi periodi dell’anno è da ricondursi al fatto che tra dicembre e gennaio si “faceva l’olio” e quindi si potevano subito utilizzare litri e litri di olio appena macinato per la produzione delle cimbelline.
Oltre agli usi nelle “feste comandate” uno degli utilizzi principali delle ciambelle era però quello di annunciare i matrimoni.
Prima di ogni matrimonio, in paese, tutte le donne delle famiglie degli sposi, passavano giorni ad impastare ciambelle che poi portavano nei forni del paese per essere cotte; questa tradizione è esistita fino a pochi anni fa, tanto che io ne ho ricordi limpidi.
Si preparavano dei piatti di porcellana, avvolti da un panno bianco, con al loro interno; una Ciambella a Cancello, una Ciambella di Magro, una Ciambella Espressa e dei confetti sfusi. Queste composizioni venivano poi affidate ai bambini che le portavano di casa in casa ed erano ben felici di farlo visto che ad ogni consegna ricevevano una mancia 🙂
In questo modo, invitati e non, venivano a conoscenza del matrimonio imminente e potevano decidere se inviare un regalo agli sposi o comunque congratularsi con loro.
Nonna Lauretta, poco tempo fa mi ha raccontato un’ulteriore tradizione; durante il rito della preparazione delle “ciambelle” la futura sposa ne preparava una speciale con il nome del fidanzato, da donargli per il loro matrimonio. Potremmo chiamarla la “Ciambella a Cancello Romantica” 😛
Vi ho descritto questi usi e costumi di Mentana per farvi capire quanto sia fondamentale per noi questa ricetta.
Oggi ovviamente il suo utilizzo è meno codificato e le file di signore ai forni per cuocerle non si vedono più, ma resta comunque un cibo importantissimo. In ogni supermercato, forno, alimentari e in ogni casa di signora mentanese trovate spesso un cestino con le ciambelline a cancello dentro.
Sarò una malinconica ma ancora oggi entrare a casa di Nonna, prenderne una da sotto lo strofinaccio che le protegge e sgranocchiarla chiacchierando con lei è uno dei gesti che più mi donano serenità.
Avendo voglia di conservare e tramandare questa speciale ricetta sono andata a “scuola di ciambelle da Nonna Lauretta”, e l’ho ripresa in alcune fasi della preparazione.
Con le ciambelle si inaugura ufficialmente la sezione del blog “Ricette della Nonna”; a seguire troverete la consueta ricetta dettagliata, ma stavolta, in aggiunta, eccovi il video della spiegazione originale di Nonna. La qualità del video è amatoriale, ed ho voluto effettuare solo pochissimi tagli; se posso darvi un consiglio, prendetevi qualche minuto ed ascoltatela, ne vale la pena 😉
Buona Ciambellina a tutti! 😀
Ciambelle a Cancello alla Mentanese di Nonna Lauretta -Ricetta originale-
Print ThisIngredients
- 1/2 litro d'olio d'oliva
- 1/2 litro di vino bianco
- 4 uova
- 45 gr di sale
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 1 bicchierino di liquore all'anice
- 35 gr di anice a granelli
- 2 kg circa di farina
Instructions
La preparazione delle Ciambelle a Cancello è abbastanza lunga ed è necessario aspettare molte ore prima della cottura definitiva, quindi consiglio di prepararle nel week end o in ogni caso quando si ha parecchio tempo a disposizione.
Prima di iniziare la preparazione, dovremo assicurarci di avere una superficie totalmente libera sulla quale lasciarle riposare per 12 ore.
Per prima cosa, posizioniamoci su un tavolo abbastanza grande o su una spianatoia e disponiamo i 2kg di farina a “montagnetta” e poi creiamo un buco all’interno, formando una sorta di “vulcano”.
Al centro del “cratere” inseriamo il sale, il bicarbonato, l’anice in grani, le uova, il liquore di anice e l’olio facendo attenzione che il liquido non fuoriesca dalla “montagnetta” di farina.
A questo punto cominciamo ad impastare molto delicatamente partendo dai lati e versiamo lentamente il vino nel composto. Questo passaggio è estremamente delicato e dobbiamo avere l’accortezza di non far fuoriuscire gli ingredienti.
Continuiamo ad impastare per circa 30 minuti fino a rendere il panetto morbido ed omogeneo; una volta ottenuto un bell’impasto uniforme lasciamolo riposare per un’ora coprendolo con della pellicola trasparente.
Trascorsa l’ora di attesa cominciamo a tagliare delle fette dal nostro panetto e creiamo dei piccoli serpentelli non troppo sottili, ma neanche troppo grossi che ci servono per dare forma alle caratteristiche ciambelle.
Per ottenere le Ciambelle con la forma tipica Mentanese a “Cancello”, dobbiamo prima creare un cerchio con la pasta, poi due strisce perpendicolari che attraversano questo cerchio ed infine quattro “ganci” che le uniscono, stando molto attenti ad attaccare bene la pasta nei punti di congiunzione facendo una pressione con le dita. Creiamo in questo modo la tipica forma a “cancello” che da il nome alla ricetta.
Per la variante a “zampa” formiamo invece, con un unico serpentello di pasta, una sorta di “fiocchetto” chiuso su se stesso.
Questo tipo di ciambelle più piccoline ed ottime come stuzzichino in realtà devono la loro forma alla ricetta tipica di Monterotondo, paese confinante con Mentana dove però l’impasto viene fatto in maniera molto diversa.
Mano mano che creiamo le nostre ciambelline, disponiamole ben distanziate tra loro sulla spianatoia o su dei vassoi, facendo attenzione che non si tocchino fra loro.
Nel frattempo portiamo ad ebollizione dell’acqua salata in una pentola molto capiente e immergiamo le ciambelle poche alla volta; lasciamole cuocere per pochissimi minuti, muovendole piano con un cucchiaio di legno e facendo attenzione che non si attacchino sul fondo.
Quando le ciambelline salgono in superficie, solleviamole delicatamente con un cucchiaio bucato, scoliamole bene e disponiamole su dei panni asciutti sempre ben distanziate tra loro.
A questo punto copriamo le ciambelle lessate con altri panni e lasciamole riposare per almeno 12 ore.
Passato il tempo di “riposo” accendiamo il forno a 180° e cuociamo le ciambelle per 40 min / 1 ora (regoliamoci in base al nostro forno).
A fine della cottura risulteranno colorate e croccanti, pronte da sgranocchiare accompagnate con bicchiere di vino o come gustoso snack.